Analisi del comparto manifatturiero italiano

a cura di Sergio De Nardis - LUISS Guido Carli

Dopo un periodo lungo e deludente, la produttvità del comparto manifatturiero italiano ha ripreso una moderata crescita che dura ormai da un decennio, analogamente a quanto accade in Germania e Francia. La ripresa della produttività manifatturiera ha contribuito a rallentare la caduta della quota del valore aggiunto industriale, che durava ormai da tempo, e a invertire la tendenza. Ciò principalmente rifletteva la crescita sbilanciata della produttività del settore commerciale, con un processo analogo a quello che ha caratterizzato la Germania sin dall’avvento dell'unione monetaria. 

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Contrariamente a quanto accade nella specializzazione settoriale, non si osserva alcuna correlazione nella distribuzione per categoria dimensionale del vantaggio produttivo e delle imprese. Il comparto manifatturiero italiano è caratterizzato da una popolazione relativamente ampia di micro-imprese che presentano uno svantaggio comparato, Mentre appare relativamente bassa la popolazione delle piccole e medie imprese, in cui i vantaggi tecnologici italiani sono i più elevati. A corollario, l’analisi del divario produttivo tra Italia e Germania dimostra che la dimensione delle imprese è il fattore chiave per spiegare l’ampiezza del divario residuo.[...]

Ultimo aggiornamento: 10.11.2020
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